Giovedì 21 maggio ore 17.30 Biblioteca F. Di Giampaolo Via Tiburtina 97/25 Pescara.
Ne parlano Anna Maria Crispino, Direttora di Leggendaria e della collana Frammenti di memoria,
e Maristella Lippolis, scrittrice e presidente del centro Margaret Fuller.
A pochi mesi dalla scomparsa di Grazia Livi torna finalmente in libreria uno dei suoi libri più amati e luminosi, Le lettere del mio nome, ripubblicato dalla casa editrice Iacobelli nella collana Frammenti di memoria, diretta da Anna Maria Crispino, con una postfazione di Liliana Rampello.
Quando uscì, nel 1992, rappresentò per tantissime donne un punto di svolta nel modo di rappresentare l’ondata vivificatrice del femminismo, le donne creative, e tutte quante noi che “avevamo deciso di non chiamarci più come prima”. E alla voce di quella moltitudine Grazia Livi aveva affiancato quella delle scrittrici che avevano scelto di seguire il richiamo della creatività diventando sé stesse: Simone de Beauvoir, Colette, Virginia Woolf, Gertrude Stein, Gianna Manzini, Ingeborg Bachmann, Anna Frank, Anna Banti, Carla Lonzi, Agnes Bojaxhiu.
In quel libro ci siamo rispecchiate e ne abbiamo tratto forza e orgoglio.
Così scriveva Grazia Livi: Da varie parti mi è giunta testimonianza che “ lettere del mio nome” ha dato un avvio, ha rotto un indugio, ha dato coraggio. La fecondità del mio libro è il mio maggior vanto.