Il centro antiviolenza

I centri antiviolenza sono luoghi di incontro tra donne dove si accolgono le donne che hanno subito violenza di genere, con o senza figli.

I centri sono luoghi in cui un  intendimento politico –  quale la prevenzione del fenomeno e la promozione di una cultura di genere – si unisce a una pratica di supporto e accoglienza verso le donne che intendono uscire da situazioni di violenza.

Questi due aspetti sono intimamente legati nella metodologia sviluppata nel corso degli anni e validata, con il passare del tempo e grazie ai risultati ottenuti, da tutte le principali organizzazioni internazionali che si sono occupate dell’aiuto offerto alle donne.

Metodologia del centro ananke : La Relazione

E’ la relazione che si instaura tra la donna che ascolta e la donna che racconta, il tramite che permette a quest’ultima di raggiungere un cambiamento, una conoscenza più consapevole di se stessa e delle proprie capacità. 

Non viene avviato un percorso di cambiamento del sè ma di realizzazione di sé: viene facilitato ciò che, per la donna, è potenzialmente e realisticamente possibile perseguire.

La relazione tra donne consente di far emergere la forza femminile e di poter costruire un progetto individuale, che ha lo scopo di favorire l’uscita dalla situazione di violenza.

 

L’ aiuto alla donna consiste nel rafforzamento (empowerment) della propria identità: aiutandola a valorizzarsi come individuo, le si offre l’opportunità di raggiungere una buona opinione di sé e delle altre donne, restituendole fiducia in se stessa e confermandola nelle scelte per superare la vergogna e uscire dal silenzio.

Alla donna non vengono offerte soluzioni precostituite ma un sostegno specifico oltre che informazioni adeguate, affinchè possa trovare la soluzione adatta a sé ed alla propria situazione.

 

La metodologia prevede che ogni azione (denunce, separazione, attivazione dei servizi, ecc.) venga intrapresa solo con il consenso della donna e che si lavori sempre per il suo vantaggio.

L’intervento è finalizzato al raggiungimento di obiettivi stabiliti con la donna, secondo tappe concordate.

 

Accoglienza

Il termine “accoglienza” comprende l’insieme delle attività di:

  • ascolto
  • sostegno 
  • tutela

che una donna in “temporanea difficoltà a causa della violenza” può ricevere presso il Centro antiviolenza.

 

L’accoglienza si articola nelle seguenti fasi:

In tutti i giorni di apertura il Centro antiviolenza garantisce accoglienza telefonica per fornire informazioni e fissare un colloquio personale dedicato all’approfondimento della richiesta di aiuto.

Fin dal primo contatto viene specificato che verrà garantita piena riservatezza e che tutti i servizi offerti dal Centro sono resi a titolo gratuito.

I colloqui di accoglienza sono effettuati, previo appuntamento, dalle operatrici d’accoglienza, figure professionali formate con la metodologia dei Centri Di.Re e preposte ad accogliere la domanda di aiuto, effettuare un’adeguata analisi dei bisogni e un’accurata valutazione della situazione, quindi realizzare una presa in carico attraverso la costruzione ed utilizzo di un network territoriale per facilitare l’accesso ai servizi da parte delle donne

 Nel corso dei colloqui si valutano con la donna gli indicatori di rischio e le priorità d’intervento, si costruiscono quindi reti di sostegno attraverso:

  •  l’individuazione, il recupero e valorizzazione delle risorse interne che ogni donna porta con se e di quelle esterne (rapporti amicali e parentali di sostegno, lavoro, ecc.)
  • l’attivazione e l’accompagnamento ai servizi della Rete antiviolenza (Pronto soccorso, Forze dell’ordine, ecc.)
  • valutazione del rischio: eventuale messa in sicurezza anche attraverso allontanamento

Offerte da avvocate esperte in materia che forniscono informazioni e suggeriscono gli strumenti legali più adeguati.

Garantito da psicologhe psicoterapeute.

Offre un valido aiuto a tutte le donne che subiscono violenza. A volte vengono organizzati anche gruppi di auto aiuto.

E’ costituito da equipe multidisciplinare (operatrice di accoglienza, avvocata e psicologa) per offrire una risposta rapida e concreta alle donne che subiscono atti persecutori.



Lo sportello compie attività di potenziamento delle risorse individuali delle donne per la valorizzazione ed il sostegno delle singole soggettività. Tali attività sono svolte a seguito dell’elaborazione di singoli progetti individuali che prevedono:

  • percorsi di orientamento al lavoro e alla formazione professionale;
  • ricerche di unità formative per la qualificazione professionale;
  • ricerche di possibilità occupazionali all’interno della rete di aziende individuate per l’inserimento nel mercato del lavoro delle donne;
  • ricerca di soluzioni lavorative di breve durata per le situazioni di emergenza.

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