Attività

L’Associazione Ananke è un’ associazione femminile no-profit e si è costituita a Pescara nel 2005 a partire dalla passione nel costruire un luogo altro di riferimento per le donne in difficoltà a causa di maltrattamenti e/o violenze.

Ha come primo scopo statutario la lotta contro la violenza alle donne e ai minori.

Principali obiettivi:

  • far emergere e contrastare ogni forma di violenza, intra ed extra familiare, contro le donne e minori;
  • promuovere, progettare, organizzare e gestire interventi e prestazioni (centri antiviolenza e/o case rifugio) in favore di donne che hanno subito maltrattamenti e/o violenze, della loro prole e di minori;
  • organizzare attività culturali e sociali e di sensibilizzazione che siano occasione di incontro e confronto sui temi di cui si occupa (maltrattamenti, abusi, approccio di genere nella ricerca e nella formazione, tutela dei diritti umani, pari opportunità, ecc.).

Al fine di offrire sostegno concreto per l’uscita da situazioni di violenza, l’Associazione Ananke  ha attivato il Centro Antiviolenza “Ananke” in convenzione con il Comune di Pescara, cui le donne che subiscono abusi e/o maltrattamenti, violenza fisica, psicologica, sessuale, economica e stalking possono accedere gratuitamente, previo appuntamento.

Il Centro, inserito quale LIVEAS nel piano sociale del Comune di Pescara, offre un servizio di “prima accoglienza” e “raccordo”, operando con la Rete Antiviolenza della città di Pescara.

 

 

L’ accoglienza telefonica può avvenire sia con contatto diretto che con trasferimento diretto di chiamata dal numero verde nazionale  gratuito “antiviolenza donna” 1522, attivato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Dal 2008 l’Associazione Ananke fa parte dell’Associazione nazionale onlus D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza – che comprende  Centri antiviolenza e  Case Rifugio presenti in tutta Italia.

Intento comune è quello di costruire un’azione politica nazionale che promuova azioni volte ad innescare un cambiamento culturale della società italiana nei confronti della violenza di genere.